Stefano Campioli Consulente di management
Il 1954, il dopoguerra e il boom economico segnano la nascita dello spirito di innovazione e ricerca, di attenzione all’ambiente e alle persone di Landi Renzo S.p.A. Proprio ad allora risalgono infatti i primi progetti e le prime realizzazioni di sistemi – componenti e impianti – per l’utilizzo di combustibili alternativi, quali gas metano e gpl, nell’autotrazione.
Dal 1960 il successo delle soluzioni tecnologiche innovative di Landi Renzo e il modello di business sottostante non sono più limitati a Reggio Emilia, all’Italia, ma sono replicati ed esportati nei Paesi dell’Unione Europea e nel resto del mondo. Si forma in quegli anni il carattere di un’azienda orientata alla tecnologia avanzata, con base multinazionale e perciò internazionalizzata.
La ricerca e lo sviluppo di prodotto assieme alla formazione continua delle proprie risorse portano Landi Renzo dov’è ora: 19 società nel mondo e un network di vendita in oltre 50 Paesi, una presenza in entrambi i mercati del ricambio e del primo equipaggiamento, partnership con le principali case automobilistiche mondiali e leadership nello sviluppo delle tecnologie Diesel Dual Fuel (DDF N.d.R.) che contribuiscono a creare un riferimento per il settore anche sui mercati finanziari.
La vocazione di avanguardia nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni di mobilità alternativa si rafforza con l’inaugurazione del nuovo Centro Tecnico, tenuta formalmente dal management e dai principali stakeholder dell’azienda, nel settembre 2014.
Il nuovo Centro Tecnico rivoluziona, aggiorna e sostituisce le infrastrutture di ricerca e sviluppo costruite dagli anni duemila e non più in grado di ospitare il complesso delle risorse dedite alla ricerca di nuove soluzioni di prodotto e di processo. Disposto su tre livelli, che occupano ciascuno una superficie di oltre cinquemila metri quadrati, può accogliere circa duecento persone tra tecnici e ingegneri.
La struttura del piano terreno si compone di tre aree tra loro distinte e suddivise, anche in base alla loro architettura, in compartimenti: l’area degli uffici di progettazione, le aree di uffici, officine meccaniche e spazio allestimento veicoli e l’area dedicata ai test su componenti, motori e autoveicoli. Il seminterrato ospita invece spazi riservati a parcheggio, mentre le infrastrutture del piano superiore rappresentano una soluzione tecnica innovativa di processo e di alto valore tecnologico, perché permettono di arrivare direttamente “a bordo dell’impianto” di test ed eseguire misure e
regolazioni.
La struttura dell’intero edificio è in classe energetica A: ciò significa che in ogni punto di utilizzo ha luogo un recupero di energia. L’attenzione di Landi Renzo all’ambiente e all’efficientamento energetico è testimoniata, ad esempio, dalle dimensioni del volano termico che serve il Centro e che rende più efficienti gli scambi di calore dell’edificio.
Si tratta di una vasca con una capacità di novanta mila litri di acqua dedicata all’impianto antincendio e utilizzata anche come serbatoio di scambio termico con gli impianti di raffreddamento riscaldamento dei fluidi, che contribuisce a implementare il sistema avanzato di gestione dell’energia del Centro Tecnico.
L’insieme delle attrezzature e delle strutture per il test di componenti, motori ed impianti è progettato e realizzato secondo criteri di massima sicurezza per le persone che vi lavorano e rispetto dell’ambiente. Le aree sono soggette alla valutazione ATEX, con l’adozione di un grado di protezione che risponde ampiamente alle prescrizioni di legge. Inoltre, il gas metano utilizzato per le prove viene ricompresso, immagazzinato e riutilizzato, mentre il gpl viene anch’esso pompato in un serbatoio e riciclato per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici e dei combustibili di prova, poiché non più in formulazione pura e adatta all’uso nei test, in quanto la sua composizione acquista azoto necessario a rendere inerti e sicuri i sistemi.
Il Centro Tecnico, nel quale sono progettati, costruiti, collaudati e validati i sistemi che utilizzano combustibili alternativi, rappresenta un punto nodale della catena del valore di Landi Renzo: è il luogo dove avvengono l’industrializzazione di prodotto e di processo e il trasferimento tecnologico e di conoscenza alla struttura produttiva.
Le collaborazioni con l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, con i Politecnici di Milano, Torino e Napoli, con l’Università della Calabria e con l’Università americana UCLA contribuiscono all’altissimo livello tecnologico della ricerca e dello sviluppo delle soluzioni di mobilità alternativa Landi. Inoltre, l’infrastruttura di produzione, accoglie il paradigma della flessibilità e della strettissima collaborazione con i partner di fornitura (co-makership N.d.R.) con la stessa forma mentis che anima il Centro Tecnico e che consente la fabbricazione di sistemi – componenti e impianti – secondo logiche snelle.
Dalla hall d’ingresso, dov’è orgogliosamente esposto uno dei primi modelli di autovettura, una Fiat Topolino, omologata all’uso di combustibili alternativi alle benzine, si snoda il percorso che conduce agli uffici, alle attrezzerie e, sul medesimo livello, alle celle di esecuzione dei test.
Domina il colore bianco e l’illuminazione, che proviene dai pozzi di luce e dagli ampi cortili interni alberati disseminati sul tragitto, è naturale. L’atmosfera è in quiete e la coibentazione acustica attutisce i rumori. All’interno dei locali di prova hanno luogo i test dei componenti e degli impianti in condizioni controllate quanto a formulazione di carburante (benzina-metano, diesel metano, idrogeno), temperatura, umidità ed emissioni. Oltre alle vetture selezionate da Landi, sfidano freddo e caldo
estremi automobili di altre case costruttrici che hanno scelto l’avanguardia tecnologica del Centro per effettuare collaudi peculiari.
A fianco alle sale, lungo il percorso principale, quasi a invitare alla sosta, stanno alcune isole di lavoro attorno alle quali tecnici e ingegneri si riuniscono per condividere, analizzare ed elaborare dati.
Dopo una svolta a destra verso il retro del fabbricato, l’ampio corridoio ospita da un lato e dall’altro, rispettivamente, sale di prova su motori di piccola e grande cilindrata e di piccole e grandi dimensioni (automobili e camion) e un’area destinata al condizionamento dei veicoli per i test di controllo delle emissioni gassose (soak N.d.R.).
La geografia dello spazio posteriore ed esterno al Centro Tecnico è caratterizzata invece da una serie di box manufatti in cemento armato di primo grado, realizzati in doppia armatura metallica senza soluzione di continuità, dal suolo al soffitto. Dal metano di rete, alle benzine, all’idrogeno, al GPL, gli impianti misurano, condizionano e controllano i parametri di temperatura e pressione dei combustibili, in maniera tale da replicare ogni modalità possibile di utilizzo, qualunque sia la stagione in cui è eseguita la prova.
L’officina è lo spazio che completa il layout del piano terreno: si tratta di un’area ampia, ordinata e pianificata per ospitare e sollevare tanto vetture quanto mezzi pesanti sui quali vengono installati, provati e validati i prototipi degli impianti.
L’insieme delle tecnologie, dei macchinari, dei processi del Centro Tecnico Landi Renzo trae origine dall’esperienza dell’azienda e delle sue preziose risorse. La progettazione e l’integrazione di sistemi complessi sono il frutto dell’interazione positiva di una molteplicità di discipline e rispondono a scopi tra loro differenti e apparentemente antitetici: lo sfruttamento, l’utilizzo, la conservazione e il recupero dell’energia.
Dunque il valore del nuovo Centro Tecnico Landi Renzo, delle energie e delle risorse in esso investite è racchiuso nelle idee e nelle capacità di uomini, mezzi e nelle tecniche e nei metodi di gestione di una “macchina” tanto all’avanguardia quanto complessa. Dalla complessità impiantistica, dai chilometri di cavi e condotte, emergono, al contempo, una solida vocazione al rispetto dell’uomo e alla riduzione dell’impronta ambientale. ■
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