Mario Almondo Chief Operating Officer Brembo Performance
- Caro Mario, Tu sei stato in Formula 1 il più giovane e anche l’ultimo Direttore Tecnico a vincere i titoli mondiali costruttori e piloti con la Scuderia Ferrari. Cosa hai dovuto mettere “in pista” per riuscirci?
Devo dire tanta passione, tanta dedizione e, aggiungo, anche tanti sacrifici.
Con mia moglie e i miei figli in quegli anni ho dovuto definire alcuni compromessi importanti per raggiungere con responsabilità e determinazione quanto necessario per vincere, un obiettivo molto sentito da tutto il team in Ferrari.
Negli anni, ho capito che alcune rinunce personali sono state fondamentali per poter dedicare alla squadra tempo, impegno e concentrazione, e ottenere vittorie ai massimi livelli, sulle piste più prestigiose e difficili al mondo, prima in Ferrari e ora con Brembo.
In Ferrari, partivo da casa molto presto la mattina e capitava che la sera mi fermassi a dormire vicino a Maranello. Quando, invece, riuscivo a tornare a Parma, era spesso molto tardi e trovavo mia moglie e i bambini già addormentati. A livello umano non era sicuramente piacevole, ma in gioco c’erano obiettivi, carriera e soddisfazioni per la squadra e per tutta l’azienda, oltre che per me.
I risultati ottenuti hanno rafforzato la coesione all’interno della squadra. Ci siamo focalizzati su obiettivi raggiungibili a breve, per avere un riscontro rapido da parte del management e sentirci sempre più parte attiva all’interno dei progetti dell’azienda. Ho capito con l’esperienza che i traguardi importanti nelle corse si possono raggiungere solo se la motivazione del gruppo è guidata dalla passione, dal senso di appartenenza e dalla consapevolezza di lavorare tutti insieme con grande determinazione a un obiettivo condiviso.
- Cosa serve, in base alla Tua esperienza, per creare un team ad alta coesione?
Non c’è una formula scritta, ma è fondamentale che ci sia unità di intenti, chiarezza di obiettivi, impegno e dedizione da parte di ciascun membro. In uno scenario complesso e ad alta competitività come quello delle corse, le competenze trasversali sono il valore aggiunto, perché in pista la priorità è risolvere, e in fretta.
La struttura organizzativa è fondamentale per la definizione dei ruoli, ma occorre tutelare una certa duttilità degli schemi che favorisce un ambiente più sereno per fare squadra e portare a termine insieme gli obiettivi. Appare chiaro, dunque, come in un mondo sempre più tecnico e digitale a fare la differenza siano proprio le persone.
- Dalla telemetria al sistema di Business Intelligence: che importanza ricoprono per l’imprenditore e i suoi manager le informazioni e i dati oggettivi per contribuire al miglioramento continuo?
Il paragone con la telemetria è abbastanza chiaro, quando parliamo di governance parliamo di feedback e di cruscotti tecnici per il controllo.
Nella telemetria delle competizioni i tecnici vengono messi nella condizione di leggere interattivamente i dati importanti e di elaborarli in tempo utile per usarli subito, così da rendere più efficace la performance addirittura del loop successivo!
Questo, in realtà, è ciò che avviene in pista, ma accade anche nell’organizzazione di un’azienda commerciale o industriale, ove i manager hanno la tassatività di ricevere dati di competenza, oggettivi, comparati, intellegibili e tempestivi, per svolgere il loro compito con responsabilità e prendere decisioni opportune e misurabili.
In presenza di chiarezza di obiettivi aziendali, ho appreso che la velocità di esecuzione aumenta l’assunzione di responsabilità, evita zone grigie e lo “scaricabarile”, e porta gradualmente alla proattività nella soluzione dei problemi.
È indubbio che in questi anni, per gestire la complessità e la velocità e per analizzare i problemi e mantenere la rotta, sia necessaria una crescente professionalità imprenditoriale e manageriale. Stiamo vedendo sempre di più l’inserimento dell’Intelligenza Artificiale applicata ai Big Data, una conoscenza da portare all’interno dell’impresa per imbrigliare la complessità e creare informazioni intellegibili, analizzabili e navigabili tra sintesi e dettaglio.
Sì, perché avere troppi dati senza struttura è come non averne, anzi forse è anche peggio, perché genera ancora più confusione rispetto ad averne pochi o a non averne per nulla. Questo è un aspetto molto rilevante da attenzionare per un manager, perché la confusione informativa è molto pericolosa, crea terreno fertile per alibi creati ad arte per giustificare insuccessi, e serve per uscire dalla paternità della situazione creata!
Infatti, di solito, chi crea l’alibi lo fa apposta per non chiedere scusa: scusarsi implica un’ammissione di responsabilità, mentre avere gettato l’alibi permette di uscire dalla propria responsabilità, che è cosa ben peggiore.
- Adesso sei Direttore di Brembo Performance: come riescono il prodotto e il servizio offerto a vincere la sfida della competizione nel mercato?
Brembo è leader globale nel proprio settore, quello dei sistemi frenanti ad alte prestazioni per applicazioni di ogni tipologia, stradale e da pista, per auto e per moto. In tutto ciò che facciamo c’è tanta passione, competenza e responsabilità, oltre a una forte propensione all’innovazione che in Brembo sperimentiamo e tocchiamo con mano ogni giorno. È su questi valori che l’azienda ha saputo costruire negli anni un percorso di eccellenza, iniziato lontano e che l’ha portata a essere partner di riferimento per i principali costruttori di mercato e non solo.
Infatti, è presente ai massimi livelli del motorsport fin dal 1975, con oltre 600 titoli mondiali vinti. Fornire i sistemi frenanti ai veicoli più potenti e performanti al mondo è da sempre una leva fondamentale per il prestigio e la riconoscibilità del marchio. Il settore delle competizioni è infatti un grande palcoscenico internazionale, ma, prima di arrivarci, c’è un importante laboratorio nel quale testiamo e sviluppiamo le nuove tecnologie che poi vengono trasferite anche alle auto e alle moto stradali.
Investire nella continua innovazione dell’azienda e delle sue soluzioni permette a me e all’azienda di guardare al futuro con entusiasmo e fiducia, perché siamo consapevoli che quello automotive è un settore esigente, che continua a evolversi e che richiede ogni giorno di stare al passo con processi e prodotti sempre più digitali e sostenibili.
Peraltro, Brembo ha raccolto la sfida del cambiamento, ed è al lavoro per integrare il solido know-how tecnologico di competenze raggiunto in ambito software con data science e Intelligenza Artificiale, per supportare e accelerare le trasformazioni in atto e fornire ai clienti soluzioni che rispondano ai nuovi paradigmi della mobilità.
- 10 parole in sequenza che rappresentano significativamente la tua carriera da consegnare a chi vuole avere successo?
Equilibrio, determinazione, motivazione, famiglia, ambizione, flessibilità, competenza, empatia, lungimiranza, sacrificio.
Le immagini sono state concesse e sono di proprietà di Brembo S.p.A.