Casa InnovazioneICT Il Libro: “Digitalizzare (è) un’impresa 2”

Il Libro: “Digitalizzare (è) un’impresa 2”

da Capitale Intellettuale

Pier Alberto Guidotti CEO e fondatore di Analysis S.r.l. Esperto di digitalizzazione dei processi aziendali. Formatore per corsi in azienda e in aula

Dopo 4 anni dal primo fortunato “Digitalizzare (è) un’impresa”, Pier Alberto Guidotti, ingegnere elettronico- informatico, titolare e CEO di una software-house, è uscito con una seconda puntata: “Riflessioni sul futuro digitale fra impresa e società”.

Il tono è sempre lo stesso che lo contraddistingue anche nei suoi corsi: leggero, brillante e coinvolgente. Il lettore si sente subito a proprio agio nell’argomento, come se l’autore, di fronte a lui, gli offrisse il proprio bagaglio di esperienza professionale e le proprie riflessioni in un dialogo stimolante e convincente. Non un vero e proprio saggio, non un romanzo, ma un po’ tutti e due: un’avventura nel mondo delle imprese di oggi al fianco di chi le guida, l’imprenditore, e di chi ne rappresenta l’equipaggio, i dipendenti. Un’avventura che fa seguito a quel triennio indimenticabile 2020-2022, che ha imposto al mondo intero un cambiamento epocale “nella percezione e nell’utilizzo degli strumenti digitali, soprattutto nella sfera personale”. Perché, come l’autore anticipa nell’Introduzione, “è possibile sapere cosa saremo solo se siamo consapevoli di cosa siamo stati e cosa siamo in questo momento, anche da un punto di vista digitale”. E perché, come dimostrerà nei capitoli successivi, quella che stiamo vivendo non è la prima Trasformazione Digitale, ma una delle tante, in quanto “altre ce ne sono state, e tutte hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere e operare in azienda, nel bene e nel male. E altre ce ne saranno, perché la tecnologia continuerà ad evolvere e lo continuerà a fare accelerando”. Perciò, non solo le imprese dovranno correre con essa, ma soprattutto le persone. E non solo le ultime generazioni, i nativi digitali, sicuramente più pronti, ma lo dovranno fare, anzi lo devono fare, da oggi, subito, anche le generazioni precedenti, che non possono stare indietro e, a ben vedere, non lo vogliono neppure.

P.A. Guidotti, Digitalizzare (è) un’impresa, Giraldi Editore 2022

Con queste riflessioni, Guidotti vuole appunto sostenere la volontà di cambiamento che percepisce nelle persone e dare loro consigli e trucchi per farlo nel modo più sostenibile possibile. Ecco perché parte proprio con un capitolo dal titolo provocatorio: “Prigionieri della tecnologia”, replicando che la tecnologia non è un despota ma uno strumento: l’individuo la subisce se non la conosce. Come ogni tipo di rapporto. La conoscenza è da sempre la base dello sviluppo dell’uomo, della sua evoluzione, del suo progresso, del perseguimento continuo del benessere. La conoscenza è l’uomo, come sintetizza, in modo quasi poetico, con un altro titolo, “Il capitale umano nel digitale”: c’è una profonda consapevolezza in queste parole. La consapevolezza che è l’uomo, come individuo e come membro di una società, che porta valore. Non gli strumenti. Ed è l’uomo come individuo di qualsiasi età e background socio- culturale a dovere e potere apportare quel valore. Ognuno deve essere messo in condizioni di farlo. Il libro, con aneddoti, curiosità, battute, esempi, abbatte le barriere alla prevenzione nei confronti di tutto quello che può, a tanti, sembrare incomprensibile o minaccioso o inarrivabile: dal cloud al cyberbullismo, dagli attacchi hacker ad Industria 4.0, tutto viene non semplificato, perché non sarebbe corretto, né utile: ma spiegato e quindi reso accessibile, affrontabile, utile. Comunicare conoscenza, quindi, è il messaggio che Guidotti affida al suo libro. Perché la conoscenza, oggi, nella quotidianità del lavoro ed anche dello svago, è fatta di immagini, informazioni e dati contenuti su PC, tablet, in cloud, nei social, nelle piattaforme…in sostanza è fatta di immagini, informazioni e dati digitali. Ed allora quelle informazioni e quei dati che costituiscono la base della vita di tutti, devono essere maneggiabili da tutti. Che tu sia manager o capufficio o dipendente sei comunque collega; che tu sia cliente sei anche fornitore, e se sei fornitore, sei anche cliente. Il tuo rapporto con l’altro deve basarsi sulla capacità di comunicare. E se comunicherai, come leggiamo a pagina 91, “per coinvolgere, per rendere consapevoli, per stimolare le idee e il miglioramento”, la tua comunicazione sarà comunicazione autentica, cioè trasmissione di informazioni e crescita personale. In questo “Digitalizzare un’impresa 2” ha la sua forza: non pretende di dare soluzioni, che tanto da un giorno all’altro sarebbero superate. Dà la voglia di cercarle, quelle soluzioni. Anche, perché no, con il prezioso contributo dell’Intelligenza Artificiale che nel libro viene ridimensionata, non perché non sia davvero una risorsa importante, ma proprio perché è una risorsa per l’uomo. Non a sé. Non esistono risorse che siano tali se non per chi le usi con competenza e buonsenso. Le risorse sono tali se le sappiamo sfruttare, cioè se sappiamo far dare loro dei frutti. Annaffiandole con le 3 F: Fantasia, Fiducia, Formazione.

Si esce dalla lettura di questo libro con alcune idee di immediata applicabilità in primis nel proprio approccio al mondo del digitale e, soprattutto, all’universo dei rapporti umani.

ANNO 13 N.1

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