Luca Pasini Ingegnere e Consulente in ambito sicurezza sul lavoro e ambiente
La pubblicazione della legge 123/2007, oltre a gettare le basi per la nascita dell’attuale testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (D.L. 81/08), iniziò a delineare una responsabilità anche per le persone giuridiche: infatti si allargò il campo di applicazione del D.L. 231/01 anche a tutti i reati commessi in violazione di norme prevenzionistiche che abbiano avuto come esito l’accadimento di un infortunio con lesioni gravi, gravissime o morte.
L’applicazione all’ambito sicurezza sul lavoro è allineata con la ratio originale del decreto: qualora l’infortunio che ha causato la lesione o la morte del lavoratore sia occorso o causato da mancanze strutturali o organizzative dalle quali si abbia ricavato un utile, inteso anche come minori costi, la società può essere condannata al pagamento di sanzioni amministrative correlate allo stato finanziario della stessa ed anche all’interdizione dall’attività economica produttiva.
A fronte di questa importante novità, fin dalla sua prima pubblicazione, il D.L. 81/08 indicò nei Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL) l’unico strumento efficace per la tutela della persona giuridica, ovviamente nel rispetto del principio dell’effettiva ed efficace applicazione.
Nel corso di questi anni si è quindi sempre più fatto chiarezza sulle caratteristiche che un SGSL deve avere: conformità alle norme tecniche, costruzione strettamente correlata e tarata all’attività ed alla dimensione aziendale, condivisione della Mission e delle procedure applicative estesa in modo efficace a tutti i livelli organizzativi.
Dall’applicazione di un SGSL così progettato, applicato e mantenuto si otterrà una funzione esimente certa, passando attraverso un miglioramento delle condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro, una riduzione degli infortuni ed una maggiore efficienza dell’intero sistema produttivo.
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