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Analisi sullo stato della finanza delle imprese

Nasce a Parma, grazie ad un accordo tra A.A.C. Consulting e il Dipartimento di Economia dell’Università, il programma coordinato per un’analisi sullo stato della finanza nelle Imprese

da Capitale Intellettuale

Giulio Tagliavini Professore ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari, Università di Parma

A.A.C. Consulting S.r.l. e il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Parma hanno definito ed avviato un programma coordinato per una analisi sullo stato della finanza delle imprese. Gli aspetti che meritano attenzione sono molteplici. In generale, è necessario mettere a fuoco un protocollo e gli strumenti di diagnosi dei problemi finanziari per la valutazione dell’eventuale scadimento della performance finanziaria nel periodo corrente. Occorre poi identificare i driver in capo a fenomeni della gestione caratteristica e le motivazioni in capo alle controparti bancarie. Occorre valutare la disponibilità e il costo del credito bancario, rispetto alle condizioni generali. Questo punto è di rilievo per la gestione delle trattative e per la valutazione del profilo della componente finanziaria del costo del venduto e delle ripercussioni sul processo aziendale di approvazione degli investimenti. Occorre altresì riconsiderare i meccanismi di budgeting utilizzati dalle imprese e valutare le eventuali opportunità e la convenienza di attivare forme di raccolta di capitale proprio. Scelte inidonee sui profili finanziari costituiscono svantaggi competitivi sui profili di business, in qualche caso anche di rilevante peso.

Nel piano di lavoro del team che si dedica al progetto è previsto il punto dei contingency plan per affrontare scenari di accentuata gravità e valutazioni di piani di protezione del patrimonio degli imprenditori. Le innovazioni finanziarie a supporto dello sviluppo dell’impresa sono potenzialmente molteplici – Mini Bonds, Forme innovative di Confidi, Incentivazioni pubbliche, Bandi regionali ed europei, ecc. – ma tali opportunità vanno precisamente qualificate in base agli elementi di gestione della finanza.

Il gruppo di lavoro, formato da alcuni ricercatori del Dipartimento e i consulenti di A.A.C Consulting, ha l’obiettivo di coniugare le prospettive generali definite dal quadro economico con l’operatività quotidiana che gli imprenditori attuano in tema di problematiche finanziarie. Il lavoro si basa su un articolato archivio di dati, costruito su informazioni di bilancio e informazioni raccolte con questionario o con intervista. Le imprese che contribuiranno alla rilevazione fornendo qualche elemento sulla loro considerazione di questi problemi trarranno precisi elementi di confronto e benchmarking rispetto alle imprese simili, considerate in forma aggregata, ed anche rispetto a alle specifiche imprese modello che ogni imprenditore considera come elemento di confronto.

Gli operatori d’impresa sanno che gli schemi di comportamento gestionale non vanno più commisurati in base al settore di appartenenza. Le imprese innovative fanno sempre più fatica a definire la loro azione prendendo come riferimento le caratteristiche merceologiche. Diventa difficile, di conseguenza, misurare la propria performance ed i propri obiettivi finanziari in base ai profili merceologici o di distretto industriale. I confronti vanno invece fatti in base alle caratteristiche del modello di business. Un’impresa che punta su internazionalizzazione e innovazione, ad esempio, vuole misurare le possibilità immediate e di lungo periodo della propria gestione in base al gruppo di imprese che condividono questo profilo di strategia di impresa. Lo studio sullo stato della finanza d’impresa del Dipartimento di economia e di A.C.C. Consulting suddivide le imprese prese come riferimento in base ai caratteri di base della strategia competitiva e consente alle imprese i confronti più funzionali rispetto alla definizione e al governo delle proprie reali ambizioni.

Capita spesso che nella gestione di un’impresa finisca per esserci un deficit di immaginazione. Lo studio ha l’obiettivo di fornire elementi nuovi e strutturati per gestire la finanza e il rapporto con le banche con senso del reale, ma anche con immaginazione per le reali possibilità trascurate.

Al termine del lavoro sarà organizzato un seminario per la presentazione delle linee generali rilevate. Alle imprese partecipanti verranno inoltre suggeriti elementi di confronto tra la situazione propria e quella generale.

 

ANNO 5 N.2

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