Casa Innovazione Dalle bucce dei pomodoriuna vernice per lattine alimentari

Dalle bucce dei pomodoriuna vernice per lattine alimentari

Un progetto europeo per la produzione di lacche naturali per imballaggi: il contributo di CFT S.p.A.

da Capitale Intellettuale

Massimo Franchi Advisor, Consulente di management e docente presso A.A.C. Business School, Direttore Capitale Intellettuale

Una lacca ecologica creata partendo da una sostanza estratta dagli scarti delle bucce di pomodoro ed utilizzata per il rivestimento delle lattine di prodotti alimentari in scatola. L’idea di base è semplice e attraente: utilizzare come rivestimento protettivo dei contenitori dei prodotti a base di pomodoro una vernice derivata da una sostanza naturale, la cutina, che protegge il pomodoro durante la sua maturazione nei campi. La cutina infatti è naturalmente presente nelle bucce del pomodoro e gioca un ruolo fondamentale nella protezione del frutto dagli agenti esterni.
Il progetto “BiocopacPlus”, finanziato dal bando della Comunità Europea “Life” e attualmente in corso, intende dimostrare la fattibilità tecnica e l’efficacia su scala industriale della produzione della bio-vernice ed il suo utilizzo come rivestimento nei contenitori metallici utilizzati per gli alimenti.


I progetto è finalizzato alla realizzazione di un impianto pilota su scala semi-industriale per l’estrazione della cutina ed il suo utilizzo per la realizzazione di una vernice che abbia caratteristiche idonee all’applicazione sui metalli utilizzati nella produzione di imballaggi alimentari come scatole, tubetti e sistemi di chiusura.
Diversi i vantaggi in termini di sostenibilità derivanti dall’uso di queste eco vernici: recupero e valorizzazione degli scarti, riduzione delle emissioni e garanzie per il consumatore. Le vernici tradizionali sono derivate dal
petrolio con un conseguente consumo di risorse, mentre la nuova tecnologia, utilizzando scarti derivanti da altre produzioni – le bucce di pomodoro che rappresentano uno scarto della produzione di concentrato – impiega una fonte rinnovabile. Non solo, da una prima analisi sulle prove di laboratorio si è riscontrata anche una notevole riduzione di emissioni: 100 milligrammi di CO2 in meno per ogni scatola di pomodoro da mezzo chilo.
CFT collabora al progetto “BiocopacPlus” mettendo a servizio del consorzio di aziende operanti nel settore l’esperienza ed il know-how maturato in decenni di lavoro nell’ambito della tecnologia di trasformazione dei prodotti alimentari.
In particolare abbiamo avuto l’opportunità di trasferire in questo progetto innovativo alcuni dei nostri ultimi brevetti, come ad esempio il nuovo modulo di sterilizzazione e raffreddamento progettato seguendo i più stringenti criteri di igienicità. ■

ANNO 7 N.1

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