Armando Caroli Consulente di Direzione Apco CMC Presidente di AAC Consulting
L’attuale situazione di crisi, che sta colpendo aziende di ogni dimensione e settore, ha provocato una forte contrazione della domanda con ripercussioni sull’offerta e conseguente riduzione delle disponibilità di risorse. Il contenimento degli investimenti in atto, ovvero i “tagli”, se fatto in modo generalizzato rischia di ridurre la capacità reddituale futura dell’impresa e soprattutto rischia di creare un clima interno che porta alla stagnazione delle idee ed alla disgregazione organizzativa.
Infatti, in periodi come quello in corso, il rischio maggiore nelle aziende è il blocco dei canali di comunicazione nei quali circolano le idee che sono il vero motore della creatività e dell’innovazione: è con l’innovazione che l’impresa crea un vantaggio competitivo duraturo nel tempo che permetterà l’ottenimento dei profitti futuri
La sfida per gli imprenditori ed i manager che vogliono garantire continuità alle loro organizzazioni, parte da un forte richiamo al senso di responsabilità, di tutte le risorse umane disponibili interne ed esterne, per arrivare a capire il giusto posizionamento in un mercato che sta cambiando, in termini numerici, alla velocità della luce.
Per quelle aziende che non dispongono di uffici marketing particolarmente avanzati la consulenza di direzione può offrire un supporto adeguato per le situazioni di emergenza attraverso lo sviluppo del marketing strategico con il fine di adattare e riorganizzare il potenziale che internamente non riesce a produrre le proprie soluzioni.
Trovare le soluzioni migliori, risolvendo i problemi e cercando la soddisfazione dei bisogni, è stato negli anni il tipico incarico della consulenza di direzione. Incarico che in contesti come quelli attuali viene messo in discussione principalmente da quegli imprenditori che, credendo poco nella qualità, pensano al contenimento drastico dei costi indipendentemente dal settore e dal tipo di prodotto.
Invece di razionalizzare le risorse disponibili evitando sprechi e attività in perdita si va a colpire la ricerca e sviluppo, che è fondamentale per generare gli utili futuri, la formazione, che è strategica per monitorare il clima dell’organizzazione e la sua motivazione, e la consulenza di direzione.
Ma per quale motivo, in un momento di forte tensione con problematiche emergenti e nuove, un’impresa dovrebbe rinunciare al contributo della consulenza di direzione ed organizzazione?
Una prima risposta potrebbe indicare nei costi la vera ragione di certe decisioni: ma quanto costa un Consulente di Direzione? E ancora, la sua professionalità è importante in un contesto come quello attuale?
Sui costi possiamo fare un paragone. Al costo di un manager, molto spesso con esperienza settoriale, l’imprenditore può beneficiare di professionisti con multi esperienze, competenze trasversali e profondità di conoscenza della materia: di professionisti abituati a lavorare con una mentalità imprenditoriale. Lo sforzo culturale richiesto nella moderna impresa è talmente elevato che solo un supporto professionale esterno, indipendente ed obiettivo, può aiutare a far generare idee attraverso lo sviluppo delle capacità e delle abilità in un ottica di evoluzione dell’organizzazione.
Sempre sui costi dobbiamo citare la normativa UNI che aiuta l’imprenditore nello scegliere la società di consulenza di direzione attraverso tutta una serie di indicazioni che prevedono, come condizione essenziale, la massima trasparenza del rapporto cliente-fornitore. Trasparenza che indica le condizioni per l’erogazione del servizio dando la possibilità di controllare lo stato di avanzamento del progetto e le risorse ancora disponibili.
Affiancare le organizzazioni in situazioni di crisi, per evitare che venga messa in pericolo la sopravvivenza dell’azienda, attraverso una consulenza mirata su argomenti pratici: questo è il mestiere del Consulente di Direzione che è abituato ad operare in situazioni di difficoltà o di riorganizzazione, perché altrimenti non sarebbe richiesto, attraverso un bagaglio di esperienze e competenze difficilmente reperibile.
Per concludere: il Consulente di Direzione si muove nell’interesse dell’impresa e dei suoi azionisti attraverso attività di supporto che generano valore nel medio e lungo periodo in un’ottica di continuità nel tempo.