Casa OrganizzazioneInternazionalizzazione SIMEST: il partner delle imprese italiane che competono all’estero

SIMEST: il partner delle imprese italiane che competono all’estero

I finanziamenti nazionali, opportunità di sostegno per le imprese che sviluppano progetti di crescita e di internazionalizzazione

da Krizya Sicilia

Carlo De Simone – Responsabile Indirect Channels – SIMEST SpA

Durante la crisi pandemica, il tessuto imprenditoriale italiano è riuscito a reagire in modo flessibile e dinamico, modificando tempestivamente le proprie strategie di approccio ai mercati esteri per cogliere le opportunità offerte dai mutamenti in atto.

L’internazionalizzazione rappresenta infatti uno dei punti di forza di questa reazione alla crisi. In questa sfida, le imprese hanno potuto contare sul supporto di SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, che da oltre 30 anni supporta l’internazionalizzazione dell’industria italiana.

Partner non solo finanziario ma anche istituzionale, SIMEST utilizza fondi propri e gestisce fondi pubblici destinandoli alla crescita all’estero delle imprese, con un focus proprio su quelle di piccola e media dimensione.

Tre le linee di attività:

  1. erogazione di finanziamenti per l’internazionalizzazione a condizioni agevolate,
  2. acquisizione di partecipazioni al capitale di progetti all’estero,
  3. riconoscimento di Contributi Export, che rendono le condizioni offerte dai nostri esportatori agli acquirenti esteri ancora più vantaggiose.
  1. Finanza agevolata: il supporto di SIMEST alle imprese durante la pandemia

Grazie alle risorse messe in campo con il “Patto per l’Export” – la strategia del Governo per sostenere il Made in Italy nel mondo e fronteggiare la pandemia – SIMEST è riuscita a dare una risposta ad una sollecitazione senza precedenti, ampliando, semplificando e rendendo più convenienti i propri strumenti di finanza agevolata, e sostenendo, così, la solidità patrimoniale e la propensione all’innovazione e all’internazionalizzazione delle nostre imprese, soprattutto PMI.

Il successo è evidenziato dai dati:

  • nel 2020 sono state ricevute in tutto oltre 13.000 richieste per più di 4 miliardi di Euro;
  • nel 2021, nonostante le rimodulazioni delle agevolazioni attuate in considerazione del differente contesto emergenziale, sono arrivate al portale operativo oltre 8.000 domande per più di 2 miliardi di Euro nelle sole giornate del 3 e 4 giugno.

In entrambe le occasioni sono state totalmente assorbite le risorse disponibili con la conseguente chiusura temporanea del Portale operativo, in attesa di nuovi stanziamenti.

Grazie a questi strumenti oltre 8.000 imprese hanno potuto adattarsi ai cambiamenti strutturali richiesti dall’emergenza, quali – ad esempio – lo sviluppo del commercio on-line, attraverso l’adesione o il lancio in proprio di piattaforme di e-commerce o l’assunzione di un Temporary Export/Digital Manager, e la partecipazione a Fiere, anche digitali.

Le aziende beneficiarie sono state PMI per circa il 90%, situate nel Nord-Ovest per il 39%, nel Nord-Est per il 30%, nel Centro Italia per il 21% e nel Sud per il 10% , afferenti ai settori più diversificati, con una maggiore concentrazione per quello meccanico (16%), tessile (12%), metallurgico (11%), commercio (11%) e agroalimentare (9%).

Il Fondo 394 ha dimostrato dalla diffusione della pandemia ad oggi la valenza che questo strumento ha a supporto strutturale dell’internazionalizzazione: infatti la Legge di Bilancio 2022 ha previsto per il prossimo quinquennio un’ulteriore dotazione annua di 1,5 miliardi di Euro, a cui vanno a sommarsi altri 150 milioni di Euro l’anno per la componente a fondo perduto.

Ancora non sono stati definiti i dettagli dell’operatività a valere sui nuovi stanziamenti 2022, ma è chiaro che il Fondo 394 sarà sempre più uno strumento flessibile di politica economica per la riconversione del sistema produttivo nazionale lungo le direttive della digitalizzazione e della Green Economy.

Il coinvolgimento di SIMEST nel PNRR italiano

Il PNRR ha previsto, tra i vari interventi, il rifinanziamento e la ridefinizione del Fondo 394.

L’intervento si pone l’obiettivo specifico di sostenere l’internazionalizzazione delle PMI tramite il Fondo 394 gestito da SIMEST per conto del MAECI, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con risorse assegnate per 1,2 miliardi di Euro.

Grazie a queste risorse assegnate, SIMEST, a partire dal 28 ottobre 2021 e fino al 31 maggio 2022, ha potuto riaprire il Portale operativo per supportare a tasso agevolato e con una quota a fondo perduto fino al 25% tutte le PMI con proiezione internazionale che hanno deciso di investire su una delle tre linee direttrici:

  • Transizione digitale ed ecologica,
    • Sviluppo del commercio elettronico in Paesi esteri (tramite creazione / potenziamento / affiliazione di una piattaforma di e-commerce),
  • Partecipazione a fiere e mostre di carattere internazionale, anche in Italia.

Per le imprese del Sud, è stata riservata una quota dedicata delle risorse fino a 480 milioni complessivi, che includono una quota a fondo perduto richiedibile fino al 40% dell’importo complessivo del finanziamento.

Ad oggi, sono state servite più di 5.200 imprese per 753 milioni di Euro deliberati, raggiungendo, così, l’obiettivo posto dal PNRR di 4.000 aziende beneficiarie: le imprese italiane hanno ancora tempo fino al 31 maggio per fare richiesta per i restanti fondi.

Si tratta di un’azione messa in atto per permettere alle piccole e medie imprese italiane, zoccolo duro del nostro sistema produttivo e principale traino dell’export tricolore, di cogliere la grande opportunità dell’innovazione digitale, motore chiave dello sviluppo economico.

  • Partecipazioni all’equity: SIMEST, il partner giusto per tornare a crescere all’estero

Con l’emergenza pandemica in attenuazione, è, infine, diventato cruciale il ruolo di SIMEST come partner nell’equity di progetti di investimento all’estero.

In tale contesto, SIMEST si propone alle imprese che vogliono realizzare investimenti diretti all’estero come partner non solo finanziario, che fornisce le risorse necessarie per crescere, ma anche istituzionale, che agevola i rapporti con le autorità locali.

Un’attività portata avanti da 30 anni per accompagnare gli imprenditori in mercati difficili e lontani, con partecipazioni di minoranza di lungo periodo (fino a 8 anni) in grado di sostenere il progetto (greenfield, brownfield o di M&A) fino alla fase di regime.

Nel 2021 SIMEST ha partecipato a 25 progetti per un controvalore complessivo di 107 milioni di Euro

  1. Export Credit

Sul fronte del supporto alle PMI e MidCap esportatrici di beni strumentali, nel 2021 sono state deliberate 115 operazioni per un controvalore di oltre 400 milioni di Euro: si tratta di una operatività su risorse pubbliche del Fondo 295, tramite la quale SIMEST aiuta le imprese italiane a rendere i propri prodotti più competitivi.

Il sostegno di SIMEST è avvenuto su operazioni di Credito Fornitore attraverso il “Contributo Export”, un contributo a fondo perduto a parziale o totale riduzione del costo dello smobilizzo di titoli di pagamento che vengono normalmente emessi dall’acquirente estero a fronte delle dilazioni a medio e lungo termine concesse nei contratti di vendita. Alcune delle operazioni hanno beneficiato anche della copertura di SACE.

SIMEST, in raccordo diretto con CDP e SACE, sostiene anche le operazioni di maggiore dimensione realizzate dalle principali imprese italiane, erogando contributi di stabilizzazione per le operazioni strategiche realizzate nei settori navale, aeronautico, infrastrutture ed energia.

ANNO 11 N 1

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