Sara Gasparini – Dottore Commercialista e Revisore Legale dei conti
Le regioni di Hong Kong e Singapore competono da svariati anni nella spasmodica ricerca di capitali esteri. L’ambizione di entrambe è quella di garantirsi il titolo di miglior posto dove stabilire una attività economica nel continente asiatico. L’obiettivo di attirare investitori esteri viene raggiunto concedendo incentivi alle imprese che decidono di investire nel paese; tali incentivi si sintetizzano in politiche di concessione di aliquote fiscali basse alle imprese, snellimento burocratico per chi volesse costituire o incorporare aziende nel paese, e infrastrutture pubbliche eccellenti e altamente efficienti.
Entrambe le regioni posseggono delle peculiarità molto attraenti per un investitore estero. Hong Kong punta la sua forza sulla posizione dominante del paese a livello economico; Hong Kong è infatti da numerosi decenni un centro di transazioni finanziarie/economiche a livello mondiale. Singapore dal canto suo ha offerto sempre politiche fiscali “business friendly” molto attrattive.
Hong Kong
Singapore
Le principali differenze tra Singapore ed Hong Kong
Sia Singapore che Hong Kong sono posizionate in maniera strategica nel cuore dell’Asia. Tutti gli stati asiatici possono essere raggiunti in volo in 5-7 ore. Hong Kong ha una miglior posizione in quanto se si ha base nel paese ci si può spostare in giornata a Pechino, Shanghai e altre importanti città della Cina.
Gli aeroporti di Singapore ed Hong Kong sono considerati tra i migliori al mondo e hanno collegamenti diretti con le maggiori città Europee, dell’America del Nord e dell’Asia. Singapore è dotato di uno dei migliori porti al mondo.
Sia a Singapore che a Hong Kong la procedura per costituire una azienda è molto snella. In entrambi i paesi si può aprire una attività in tre giorni. Le infrastrutture sono ad altissimi livelli. Il sistema fiscale, molto semplice e “business friendly”, attira investitori da tutto il mondo.
La tassazione delle imprese è un argomento chiave per ogni imprenditore, entrambi i paesi la ritengono un elemento fondamentale su cui puntare per attirare investimenti diretti esteri. Singapore, in vantaggio rispetto a Hong Kong, ha una tra le più basse aliquote effettive di tassazione sia a livello personale che a livello di impresa. Gli scaglioni di aliquota fiscale per le persone fisiche partono dal 3,5% e arrivano a un massimo del 20% per i redditi superiori. Ad Hong Kong, tali aliquote sono apparentemente più basse, partendo infatti da un 2% e salendo sino al 17% per i redditi più alti, ma confrontando i valori finali di imposta, il tasso effettivo è più basso a Singapore che non a Hong Kong.
L’aliquota fiscale per la tassazione delle imprese, ad Hong Kong è fissata al 16,5% mentre a Singapore è il 17%. L’aliquota fiscale non ci permette però di capire quale sia la tassazione effettiva delle imprese. A Singapore l’aliquota fiscale effettiva si abbassa rispetto al “tax rate” ufficiale grazie alle esenzioni fiscali e agli incentivi (di cui abbiamo accennato sopra) che vengono concessi ampiamente alle imprese. Una volta applicate le riduzioni di imposta concesse alle PMI situate a Singapore il tasso effettivo applicato a Singapore risulta più basso rispetto a quello applicato ad Hong Kong.
La forza lavoro presente in entrambi i paesi è altamente formata e preparata. L’inglese è parlato da buona parte della forza lavoro di Hong Kong e Singapore. Il costo del lavoro è mediamente più alto ad Hong Kong rispetto a Singapore.
Non è facile comprendere dove convenga investire, è certo che oggi il continente asiatico offre molte più opportunità per gli investitori diretti esteri rispetto al passato.
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[1] Paola Milizia – “Fare Business in Thailandia e nel Sud-est Asiatico” – 2012 – HRC International